Il complesso abbaziale e la spelonca al suo interno nei millenari cammini dello spirito.
La scoperta dell’itinerario religioso, a Orsara di Puglia, non può che cominciare dalla visita all’Abbazia Sant’Angelo. È dedicata all’Arcangelo Michele, patrono di Orsara di Puglia. Si trova nel cuore del centro storico orsarese, in Largo San Michele, uno dei luoghi più belli e antichi del borgo. Il suo aspetto monumentale, completamente immerso nel verde, domina la vista di chi entra in paese arrivando dalla strada che conduce alla vicina Città di Troia. Una volta varcato l’ingresso dell’Abbazia, sulla destra si trova la Chiesa dell’Annunziata, risalente al XI secolo: ha l’aspetto di una fortezza e meraviglia il visitatore per maestosità e bellezza. Scendendo dalla scalinata d’accesso al complesso abbaziale, un ampio e lussureggiante corridoio nel verde conduce alla Chiesa del Pellegrino, caratterizzata dal portale bronzeo scolpito da Iorio Vivarelli, da splendidi mosaici e vetrate policrome. Dalla Chiesa del Pellegrino, oppure più in alto dalla Scala Santa (una scalinata scavata nella roccia), si accede all’antichissima Grotta di San Michele, uno dei luoghi di culto più antichi del Mezzogiorno d’Italia, scavato nella roccia presumibilmente nel 200 dopo Cristo.
Il tempio di pietra sorge all’interno di un anfratto naturale. All’interno si trovano iscrizioni in latino e i graffiti lasciati dai pellegrini che vi facevano tappa nel cammino per raggiungere il più noto Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo e da lì la Terrasanta. L’interno è formato da un’unica navata irregolare. Sul fondo è posto l’altare che l’8 maggio, il giorno dell’Apparizione, accoglie la statua di San Michele altrimenti custodita dalla Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Bari.